giovedì 21 gennaio 2016

CARO PUBBLICO

Caro pubblico di nicchia,
ho messo un attimo la playstation in “modalità riposo” perché devo esporvi un dubbio importante riguardo il mio futuro di autore di fumetti.


Mi hanno invitato al Bergamo Film Meeting (BFM) e sono molto contento perché mi piacciono molto i film.
Mi hanno invitato (insieme ad altri fumettisti) per farmi disegnare un reportage a fumetti della mia esperienza al BFM ed io ho accettato.


Ora infatti sono molto contento, ma anche in paranoia, ovviamente non ho mai fatto nulla del genere (a parte un fumetto delle mie vacanze, ma era tanto tempo fa). Allora mi sono guardato un po’ in giro, “in giro” nel senso su internet, e ho visto che ci sono un sacco di persone che fanno questi reportage a fumetti. Cose autobiografiche, simpatiche, disegnate anche un po’ così, mi sembra... cioè: mica roba importante tipo Joe Sacco (ora pro nobis), o altri campioni veri del “graphic journalism”... robine un po’ così, senza offesa eh, più leggerine, capito?


Insomma, mi sembra che la tendenza sia quella di buttarla un po’ sul ridere, giustamente, ché per fare dei reportage veri bisogna essere prima dei journalist, mica basta fare due disegnetti, no?


Poi mi è venuto il dubbio che se uno come me, che si immagina di fare dei fumetti anche abbastanza seri, forse anche tristi, grotteschi (come hanno scritto gli esperti), si mette a autoritrarsi mentre allegramente si sbrodola con una fetta di pizza, magari poi capita che il mio pubblico pensa che sono solo un cretino che mangia la pizza.


Bisogna capire se dal punto di vista del marketing va bene o no sbrodolarsi con la pizza:
farò delle prove e confido che voi, caro pubblico serio, capiate che si può sbrodolare con la pizza anche in modo autoriale.

prove veloci brutte per capire





1 commento:

  1. ma Bergamo di sopra o di sotto? come si fa ad aiutarti se non dici niente!?!

    RispondiElimina

se potete evitate il completo anonimato, grazie.