mercoledì 27 novembre 2013

PROBLEMI CON IL TECNIGRAFO

Ora mi dilungherò:
mesi fa cercai un tecnigrafo su ebay. Ne trovai tantissimi, di ogni foggia e fascia di prezzo. Oggi è un momento in cui i tecnigrafi li comprano solo gli studenti al primo anno della facoltà di architettura, quelli un po' ricchi, benestanti almeno, che lo usano un pochino per alcuni esami e poi lo mollano perfavore in una stanza di una casa dove abitavano prima, che magari il nuovo inquilino lo usa come scrivania normale gigante, nel frattempo cercano di venderlo eh.
Decido di spendere poco rinunciando ai bellissimi fronzoli di ghisa anni 30 ed ai materiali pregiati, quindi mando delle email per un tecnigrafo anni 90 deturpante ma funzionale:
- a quanto lo metti?
- 100 euro.
- e se vengo domani a prenderlo?
- 90 euro.
- se vengo adesso?
- 80, però aspetta, non subito perché non abito più lì dove sta il tecnigrafo.
- ok, alle 18, 80 euro, ciao.
Siamo andati a prenderlo, ci apre lui: israeliano, tipo Mario Gomez, due metri di muscoli e leve devastanti, occhi da ora della tisana, azzurri o verdi o blu. Dietro di lui il tecnigrafo, al buio, montatissimo.
- hai un cacciavite?
- no.
- puoi accenderci la luce?
- non funziona la lampadina, non è più casa mia.
Me lo immagino ora, nella sua nuova casa israeliana, piena di lampadine accese, 
lampadari a goccia e di design, tecnigrafi d'oro e cacciaviti di diamante.
Smontiamo il tecnigrafo con il coltellino svizzero e la luce del cellulare, lui muove i suoi spaventosi muscoli solo per prendere gli 80 euro e fare un ciao lentissimo con la manona curata.
Finiamo di smontare il tecnigrafo sulle scale, nell'ascensore non ci entra, ci proviamo moltissimo, lasciamo perdere. 6+4 piani -80 euro e il tecnigrafo è a casa con le migliori intezioni.

Problemi con il tecnigrafo:
- se lo tengo inclinato le matite rotolano giù
- ci vuole uno sgabello alto scomodissimo
- è freddo al tatto e crea quella specie di condensina umida da banco di scuola sotto le mani
- per regorarlo "giusto-giusto" ci vogliono almeno 2 persone
- la sensazione di "giusto-giusto" dura dai 15 ai 25 minuti
- mi ingombra mezzo studio
- ha delle parti dure sulle quali sbatto spesso dolorosamente
- non mi ci sento a mio agio

- mi trovo spesso a disegnare sulla scrivania normale

Sotto invece una prova cromatica veloce fatta con la tavoletta grafica sulla quale non mi dilungherò, ma ha tutta un'altra serie di problemi. 
Il personaggio si chiama Daniele, Dany.


Bonus track QUI.



5 commenti:

se potete evitate il completo anonimato, grazie.